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A Marsiglia si potrà vedere la finale di Champions con la maglia del PSG

  • Alberto Chiumento
  • 24 ago 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

(Questo articolo è stato pubblicato su sportellate.it il 22 agosto 2020)


Il divieto di indossare maglie e sciarpe del PSG nel centro di Marsiglia è stato abrogato venerdì dalla prefettura della città francese, solamente 24 ore dopo l'introduzione della norma. La decisione impediva di indossare non soltanto magliette e bandiere dei colori sociali della squadra parigina, ma anche gli abbigliamenti come sciarpa e - addirittura - le mascherine con il logo del Paris Saint Germain.


Non si tratta di una scelta dettata dalla rivalità, non soltanto sportiva, che lega Parigi e Marsiglia. La prefettura è intervenuta perché nella serata di martedì, in occasione della qualificazione del PSG alla finale di Champions League, si erano verificati degli incidenti nel centro di Marsiglia. "Sarebbero potuti finire male" ha affermato il prefetto Emmanuel Barbe: la polizia aveva infatti riscontrato due aggressioni su individui che indossavano indumenti con lo stemma del PSG, oltre che ad assembramenti con più di 250 persone.


Il divieto di indossare abiti del PSG tra le 15 di domenica 21 agosto e le 3 di notte di lunedì 22 - quindi durante la finale - nelle zone più centrali della città, tra cui anche quella del Porto Vecchio, aveva sùbito creato diverse polemiche. Inoltre, come ricordato dal prefetto, erano previste multe pesanti per i trasgressori: un’ammenda fino a 30 000 euro, 6 mesi di prigione o l'interdizione dallo stadio.


Nella giornata di venerdì però lo stesso prefetto ha cancellato questa norma. "Tale disposizione aveva come unico obiettivo la protezione dei tifosi del PSG e non voleva in alcun modo restringere la libertà di circolazione" - ha affermato la prefettura in un comunicato - "ma vista l'incomprensione che si è creata, il prefetto ha deciso di abrogarla".


La prefettura ha quindi preferito trasformare il divieto in un invito ai tifosi, ma il contenuto del messaggio non è cambiato. "Invitiamo chi assisterà alla visione della finale di Champions League a non portare in uno spazio pubblico alcun segno appariscente" hanno ricordato le autorità e "di dar prova di moderazione nelle loro eventuali celebrazioni al fine di non essere aggrediti".


Quella cancellata dal prefetto marsigliese non è una tipologia nuova di norma: in Inghilterra, nei bar nei pressi dello stadio è frequente trovare all'ingresso la scritta "Home fans only", vigilata da un paio di bodyguards. Si tratta solitamente di bar dove la birra scorre a fiumi, pieni di schermi che trasmettono partite di calcio e si può entrare solo se si possiede il biglietto della partita.



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