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Dizionario slang hockeystico-italiano

  • Alberto Chiumento
  • 19 set 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

La lingua dell’hockey è l’inglese, ma non quello di Shakespeare, quindi ecco un breve dizionario Slang Hockeystico-Italiano:


Apple: assist.

Bar Down: tiro che colpisce la parte bassa della traversa e poi direttamente la rete. È lo scopo (unico) dei giocatori più tecnici, sia per efficacia, sia per il rumore metallico (ting!) prima che il disco entri: delizia pura.

Barn: palazzo del ghiaccio.

Barn Burner: partitone, con alto ritmo, molti gol e bello da vedere per il pubblico.

Beauty/Beautician: giocatore bravo sul e fuori dal ghiaccio.

Bender: scarso. Deriva dalla forma delle caviglie piegate (Bend) verso l’interno, come quando si sta imparando a pattinare o non si sa allacciarsi i pattini.

Biscuit: disco.

Breadbasket: petto del portiere, il posto non si dovrebbe mai tirare.

Bucket: casco.

Celly: esultanza dopo il gol. Di solito sono molto sobrie (le regole non scritte così vogliono), anche se ultimamente si vedono esultanza più genuine.

Cherry picker: giocatore egoista e spesso pigro, che non fa altro che aspettare che i compagni gli servano il passaggio giusto per segnare.

Chiclets: i denti, ma quelli caduti.



Chirp: insulto, verso l’avversario o l’arbitro senza alcuna differenza.

Clapper:il tiro più potente che c’è. Vedi anche: slapshot.

Coast to Coast: gol fatto da un giocatore che parte dalla sua stessa porta.

Crossbar: traversa

D:difensore

Dinger: pizzico di tabacco da masticare, prima o dopo la partita in compagnia dei compagni

Duster/Dusty: scarso, ma è peggio di bender. Indica chi siede tutto il tempo in panchina e raccoglie solo la polvere (dust).

Facewash: mettere i guanti sulla faccia dell’avversario solo per annoiarlo.

Fishbowl: elmetto con la visiera di plastica al posto della griglia. Usato spesso come insulto.

Flamingo:giocatore che alza una gamba e la distende verso l’esterno per bloccare un disco.

Flow: particolare taglio dove i capelli sono lunghi ed escono dal casco quando si pattina. I giocatori di hockey sono molti attenti alla cura dei capelli. Così tanto che spesso nascono fan club solo per i capelli. Vedi anche Lettuce, Mullet e Salad.



For the Boys/FTB: per descrivere un gesto utile alla squadra (tipo lanciarsi su un tiro avversario) o che piace a tutta la squadra.

Gino: gol.

Gongshow: ha significati diversi

1. Descrive la pazziache aleggia quano degli hockeysti vanno a bere o alle feste

2. Partita che va fuori controllo per molti gol, penalità e risse.

Gordie Howe Hat Trick: la vera tripletta dell’hockey, quando un giocatore fa nella stessa partita: un gol, un assist e una rissa. Deriva da Mr. Hockey, Gordie Howe, uno dei più forti di sempre, che giocò fino a 51 anni

Grinder: giocatore non tecnico, ma forte fisicamente, che gioca duro e fa il lavoro sporco. E’ spesso amato dalla squadra.

Grocery Stick: il mio termine preferito, perchè non credo esista in un altro sport. E’ il giocatore che sta seduto in panchina tutta la partita tra gli attaccanti e i difensori, che quindi divide perfettamente la formazione. Deriva da grocery stick, che è quel coso che al supermercato divide la spesa di un cliente dall’altro.

Hatty: tripletta. Diminutivo di Hat-trick.

Hoser: sinonimo di perdente, viene dall’hockey old school, quando i perdenti dovevano annaffiare (to hose) la pista a fine gara perché lo Zamboni non era ancora stato inventato.

Junk: incrocio nella porta, dove si toccano il palo e la traversa.

Kronwalled:grande carica di un difensore, marchio di fabbrica dello svedese Niklas Kronwall

Lettuce: capelli lunghi e curati. Vedi anche: Mullet e Salad.

Light the Lamp: segnare un goal. Si riferisce alla luce rossa che si accende(va) al gol dietro la porta.

Liney: linesman.

Lumber: stecca da hockey, quando le stecche si facevano solo di legno. Vedi anche: twig

Mitts: guanti da hockey, spesso usato nell’espressione drop the mitts, che indica una rissa

Muffin: tiro lento verso la porta.

Mullet: taglio di capelli lunghi, simile al flow, ma con i capelli più corti sui lati.

ODR: l’espressione invernale più frequente in Canada dopo “it’s snowing”. E’ l’abbreviazione di Oudoor rink, campo da hockey all’aperto.



Pigeon: insulto che indica un giocatore scarso che non riesce a segnare da solo e per questo si affida alla spazzaturalasciata dai compagni più forti. Essere un pigeon è peggio di essere un duster, che è peggio di bender.

Pipe: palo.

Pinch:quando il difensore è molto aggressivo in zona offensiva, cercando di mantenere il disco nel terzo d’attacco.

Pizza:passaggio orizzontale, facile da intercettare per gli avversari. Spesso apre un contropiede.

Playoff Beard: barba che i giocatori di hockey – e anche i tifosi – si fanno crescere durante i playoff. E’ una tradizione nata negli anni ’80 con i New York Islanders: aiutati dalla barba vinsero 4 Stanley Cup di fila e così anche le altre squadre smisero di radersi.

Plug: giocatore molto scarso, dispregiativo.

Plumber: giocatore scarso ma che fa il lavoro sporco, ad esempio negli angoli. Simile a grinder.

Pond hockey: hockey improvvisato su stagni o laghi ghiacciati.



Puck bunny: ragazza che segue l’hockey solo per conoscere ragazzi e non sa proprio tutte le regole dell’hockey. Come alcuni giocatori professionisti, non è fedele ad un’unica maglia.

Pylon: difensore lento e alto, cui è facile girare attorno.

Ride the Pine: quando un giocatore sta tutta la partita seduta in panchina.

Rocket: donna molto carina, può anche essere un puck bunny.

Salad: capelli lunghi e curati. Anche questi escono dal casco ma si tratta di un taglio specifico

Saucer pass: passaggio che alza il disco, supera la stecca del difensore e atterrà proprio sulla stecca del compagno, pronto a tirare.

The Show: NHL, spesso usato nell’espressione “making it to The Show”.

Sieve: un portiere scarso, che prende gol da ogni lato, come uso scolapasta (Sieve)

Slapshot: tiro potente e forte, con grande caricamento prima di colpire il disco.

Snipe: tiro molto preciso che batte il portiere. Ogni bardown è uno snipe, ma non ogni snipe è un barbown.

Sniper:giocatore che tira sempre in modo preciso.

Suicide pass: passaggio ad un compagno che avanza veloce ma con testa bassa, che finisce senza accorgersi contro il difensore che gli si fa avanti.

Toe drag: elegante mossa per superare l’avversario, in cui con la punta della stecca (toe) si trascina (To Drag) all’indietro il disco e si supera, girandogli attorno, il difensore.

Turtle: giocatore coinvolto in una rissa, che per non fare a botte, si lascia cadere senza lottare e si copre la testa con le braccia, come fa una tartaruga. Usato in modo dispregiativo.

Twig: stecca da hockey, anche se non sono più fatte in legno.

Tender/tendy:il portiere. Diminutivo di goaltender



Wheeling: rimorchiare.

Where Mama Keeps the Peanut Butter: goal segnato nel sette, o junk.

Windmill:gesto del portiere che, per finire una parata con la pinza, muove il braccio come a disegnare un cerchio molto ampio. Spesso fatto in modo vistoso ma quasi automatico, per abbellire una parata.

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